La storia

Il Liceo Ginnasio “Melchiorre Delfico” trae le sue origini dal Regio Liceo Ginnasiale, istituito dalla legge Casati del 1859 in luogo del Reale Collegio e Liceo esistente in Teramo fin dal 1813.

Il Collegio era stato sistemato provvisoriamente nei locali dell’ex Convento di San Francesco e poco dopo fu trasferito nell’ex Monastero delle Benedettine di San Matteo, dove rimase per più di un secolo.

Nel 1857 il Collegio fu elevato a Liceo, una scuola secondaria di secondo grado che conferiva diplomi di licenza e di “baccellierato” in quanto da un lato era scuola secondaria e dall’altro istituto universitario. Il Liceo fu provvisto di due facoltà: Medicina e Chirurgia e Diritto. Ciò fu dovuto al bisogno del governo borbonico di ridurre il più possibile l’afflusso degli studenti a Napoli, dove avrebbero potuto organizzare moti e cospirazioni contro il regime.

Con la legge Casati si estinse il Liceo e la città di Teramo, in quanto capoluogo di provincia, ottenne un nuovo istituto, il “Liceo Ginnasio”, in cui confluirono il corso di primo grado, Ginnasio, e quello di secondo grado, Liceo.

Nel 1861 nacquero due entità distinte: il Convitto Nazionale, presieduto da un Rettore ,e il Liceo Ginnasio presieduto da un Preside e nel 1865 ci fu la nuova titolazione a Melchiorre Delfico.

Lo sviluppo del Liceo, testimoniato dalla popolazione scolastica in costante aumento, pose alla fine dell’Ottocento il problema della costruzione di un nuovo edificio e nel 1934 il Liceo ed il Convitto si trasferirono nell’imponente sede di Piazza Dante costruita dall’Amministrazione Provinciale su progetto del prof. Pilotti. 

Nell’edificio furono sistemati il Liceo Ginnasio, il Convitto e la Biblioteca istituita nel 1816.

Tradizione e innovazione

Il Collegio dei Docenti, consapevole della forte valenza formativa delle discipline classiche, sensibile alle sollecitazioni culturali del terzo millennio, attento alle esigenze degli alunni e alla loro necessità di comprendere e valutare criticamente un mondo in rapida evoluzione, si riconosce pienamente nella grande tradizione umanistica dell’Istituto e, nello stesso tempo, si apre alle problematiche della società odierna e si proietta verso il futuro con una proposta didattica articolata ed equilibrata in cui le radici storiche, letterarie ed artistiche della nostra civiltà, sostenute dalla riflessione filosofica, rappresentano lo sfondo culturale nel quale si inseriscono, con metodi e linguaggi specifici, le discipline scientifiche.

Se, infatti, lo studio delle lingue classiche e del mondo greco-romano rappresenta l’elemento caratterizzante l’Istituto, grande attenzione è dedicata alla matematica e alle scienze sperimentali, nella convinzione, ampiamente condivisa, che entrambi i punti di vista, umanistico e scientifico, siano necessari per interpretare in modo critico e autonomo la molteplicità di forme del reale.

Il Liceo, pertanto, accanto all’approfondimento delle tematiche letterarie e alla particolare considerazione riservata a tutte le espressioni artistiche, pone in essere diverse iniziative finalizzate alla diffusione della cultura scientifica.

Con altrettanta attenzione l’Istituto si apre alla dimensione europea come Centro di Risorse Territoriali per le lingue straniere. In tale ambito propone, in diversi corsi del Liceo tradizionale e nella sezione di Liceo Classico Europeo, lo studio delle lingue comunitarie, inteso non solo come fondamentale mezzo di comunicazione, ma anche come prezioso strumento di integrazione culturale, come dimostra la felice esperienza degli scambi con scuole estere, quali “Jezuitu Gimnasija” di Vilnius (Lituania) e “Saint Rita’s Catholic High School” di Ottawa (Ontario).

Gli alunni, autentici protagonisti del processo di costruzione delle conoscenze, sono coinvolti in esperienze cognitive di ampio respiro che vanno dalla preparazione di mostre documentarie di varia tipologia all’allestimento dell’esposizione permanente dei reperti biologici, ordinati secondo le linee dell’evoluzione, dalla visita alle città d’arte e ai principali musei italiani ed europei alle escursioni naturalistiche, dalla produzione di ipertesti alla realizzazione di spettacoli teatrali e musicali, dalla partecipazione a gare sportive al confronto nei certamina, nei premi letterari e nelle Olimpiadi della matematica, della fisica, della chimica e delle scienze naturali.

La pluralità degli interessi, delle opportunità e delle proposte didattiche aderisce compiutamente all’idea che la formazione culturale, pur nelle sue complesse articolazioni, sia per sua natura unitaria e che ad essa contribuiscano tutti gli apprendimenti significativi.

Nel percorso pedagogico-culturale proposto agli allievi, il Liceo  ha individuato come punti qualificanti e prioritari la necessità di aggiornare i curricula e i metodi didattici, in un quadro sociale e culturale dinamico e in continuo mutamento, offrendo ai futuri utenti la  possibilità di disporre di  nuove opzioni in termini di accesso alla conoscenza, attraverso il mondo dell'informazione e della comunicazione. Il Liceo ha scelto,  anche rispondendo alla sollecitazione del Ministero della Pubblica Istruzione, di avviare, a partire dall’a.s. 2008/2009, un corso di sperimentazione di Comunicazione e Linguaggi Multimediali.  Il corso sperimentale  introduce l’insegnamento “Linguaggi Multimediali” e potenzia, curvando in tale direzione i curricula delle discipline tradizionali, la vocazione della formazione classica a realizzare una interpretazione integrata, consapevole, critica dei linguaggi diversi, compositi e trasversali presenti e interagenti nel tessuto della realtà contemporanea. L’impianto tradizionale del Liceo Classico non rischia di essere stravolto poiché la sperimentazione si innesta naturalmente nel solco delle discipline già presenti, introducendo uno studio specifico sulla teoria e sulle tecniche della comunicazione.  Viene di conseguenza  esaltato il principio della trasversalità della cultura e della complementarità delle discipline nella formazione totale dell’alunno, secondo lo spirito originale della Ratio studiorum fondante l’indirizzo classico. Il nuovo indirizzo non ha carattere professionalizzante; non intende formare degli esperti di spettacolo o dei piccoli pubblicitari. Accoglie, semplicemente, un invito del Ministero a innovare la didattica, a prestare maggiore attenzione ai linguaggi non verbali attraverso i quali l’uomo, nel corso del tempo, ha espresso se stesso e il proprio mondo, a recuperare e attualizzare il valore autentico della nostra matrice culturale.

 

 

Ultima revisione il 16-10-2023